
IL TUO E UN ROSSO...POMODORO...SENZA MACCHIA D'AMORE MA ADESSO...
CANTERA DENTRO DI TE...PER LA GRAN SOLITUDINE...
LA GRANDE TROUPE TURISANDA SI E RIUNITA DOMENICA AL RISTORANTE ROSSOPOMODORO
DI SAN DONATO M.SE.
IL CIBO E STATO MOOOLTO BUONO, E PRATICAMENTE IL RAPPORTO CAMERIERI CLIENTI E QUASI 1:1, ANCHE SE LE CAMERIERE ERANO DAVVERO UN PO BRUFOLOSE...!
UNICO NEO IL BAGNO...,CHE LE NOSTRE GIRL HANNO FREQUANTATO UN DECINA DI VOLTE NELL'ARCO DELLA GIORNATA ( MA COSA FANNO SEMPRE IN BAGNO LE DONNE ???? )CHE QUANDO ENTRAVI LA LUCE, AZIONATA DA UNA FOTOCELLULA , SI ACCENDEVA E SI SPEGNEVA AD INTERMITTENZA CON IL RISULTATO CHE MEZZA PIPI LA SPARAVI FUORI....!!
CANDID CAMERA O COSA ??
CMQ GIORNATA PIACEVOLE CONCLUSA CON UNA INTERESSANTE PARTITA A BOWLING AL FORUM DI ASSAGO ECCO I RISULTATI :
TONY - JACOPO : 198 P.TI
MARTY : 186 P.TI
RODRIGO IL DRUGA: 185 P.TI
DANY LO STRONZON: 102 P.TI
ALE : 100 P.TI
MATTEO : 56 P.TI
BEH PIU O MENO ME LI RICORDO COSI I PUNTI....NO ..? MI SBAGLIO ?NO DAI ...ME LI RICORDO BENE ..HO VINTO IO....
CIAO

6 commenti:
*Perché le donne stanno così tanto nei bagni pubblici?*
Il grande segreto di tutte le donne rispetto ai bagni è che da bambina tua
mamma ti portava in bagno, puliva la tavolozza, ne ricopriva il
perimetro con la carta igienica e poi ti spiegava: 'MAI, MAI
appoggiarsi sul gabinetto e poi ti mostrava 'la posizione' che
consiste nel bilanciarsi sulla tazza facendo come per sedersi ma senza
che il corpo venga a contatto con la tavolozza.
'La posizione' è una delle prime lezioni di vita di una bambina,
importantissima e necessaria, deve accompagnarci per il resto della vita. Ma ancora oggi,da adulte, 'la posizione' è terribilmente difficile da mantenere quando hai la vescica che sta per esplodere.
Quando 'devi andare' in un bagno pubblico, ti ritrovi con una coda di donne che ti fa pensare che dentro ci sia Brad Pitt. Allora ti metti buona ad aspettare, sorridendo amabilmente alle altre che aspettano anche loro con le gambe e le
braccia incrociate. È la posizione ufficiale di 'me la sto facendo addosso'.
Finalmente tocca a te, ma arriva sempre la mamma con 'la bambina piccola che non può più trattenersi' e ne approfittano per passare avanti tutte e due!
A quel punto controlli sotto le porte per vedere se ci sono gambe. Sono tutti occupati. Finalmente se ne apre uno e ti butti addosso alla persona che esce. Entri e ti accorgi che non c'è la chiave (non c'è mai); non importa... Appendi la borsa a un gancio sulla porta, e se non c'è (non c'è mai), ispezioni la zona, il pavimento è pieno di liquidi non ben definiti e non osi poggiarla lì,
per cui te la appendi al collo ed è pesantissima, piena com'è di cose
che ci hai messo dentro, la maggior parte delle quali non usi ma le
tieni perché non si sa mai. Tornando alla porta... dato che non c'è la
chiave, devi tenerla con una mano, mentre con l'altra ti abbassi i
pantaloni e assumi 'la posizione'... AAhhhhhh... finalmente...
A questo punto cominciano a tremarti le gambe... perché sei sospesa in
aria, con le ginocchia piegate, i pantaloni abbassati che ti bloccano
la circolazione, il braccio teso che fa forza contro la porta e una
borsa di 5 chili appesa al collo. Vorresti sederti, ma non hai avuto il
tempo di pulire la tazza né di coprirla con la carta, dentro di te
pensi che non succederebbe nulla ma la voce di tua madre ti risuona in
testa 'non sederti mai su un gabinetto pubblico!', così rimani nella
'posizione', ma per un errore di calcolo un piccolo zampillo ti schizza
sulle calze!!! Sei fortunata se non ti bagni le scarpe. Mantenere 'la
posizione' richiede grande concentrazione. Per allontanare dalla mente
questa disgrazia, cerchi il rotolo di carta igienica maaa, cavolo...!
non ce n'è...! (mai).
Allora preghi il cielo che tra quei 5 chili di
cianfrusaglie che hai in borsa ci sia un misero kleenex, ma per
cercarlo devi lasciare andare la porta, ci pensi su un attimo, ma non
hai scelta.
E non appena lasci la porta, qualcuno la spinge e devi
frenarla con un movimento brusco, altrimenti tutti ti vedranno
semiseduta in aria con i pantaloni abbassati. NO!!
Allora urli 'O-CCU-PA-TOOO!!!', continuando a spengere la porta con la mano libera, e a quel punto dai per scontato che tutte quelle che aspettano fuori
abbiano sentito e adesso puoi lasciare la porta senza paura, nessuno
oserà aprirla di nuovo (in questo noi donne ci rispettiamo molto) e ti
rimetti a cercare il keenex, vorresti usarne un paio ma sai quanto
possono tornare utili in casi come questi e ti accontenti di uno, non
si sa mai. In questo preciso momento si spegne la luce automatica, ma
in un cubicolo così minuscolo non sarà tanto difficile trovare
l'interruttore! Riaccendi la luce con la mano del kleenex, perché
l'altra sostiene i pantaloni, conti i secondi che ti restano per uscire
di lì, sudando perché hai su il cappotto che non avevi dove appendere e
perché in questi posti fa sempre un caldo terribile.
Senza contare il bernoccolo causato dal colpo di porta, il dolore al collo per la borsa,il sudore che ti scorre sulla fronte, lo schizzo sulle calze... il
ricordo di tua mamma che sarebbe vergognatissima se ti vedesse così;
perché il suo culo non ha mai toccato la tavolozza di un bagno
pubblico, perché davvero 'non sai quante malattie potresti prenderti qui'.
Ma la debacle non è finita... sei esausta, quando ti metti in
piedi non senti più le gambe, ti rivesti velocemente e soprattutto tiri
lo sciacquone!
Se non funziona preferiresti non uscire più da quel bagno, che vergogna!
Finalmente vai al lavandino. È tutto pieno di acqua e non puoi appoggiare a borsa, te la appendi alla spalla, non capisci come funziona il rubinetto con i sensori automatici e tocchi tutto finché riesci finalmente a lavarti le mani in una posizione da gobbo di Notredame per non far cadere la borsa nel lavandino;
l'asciugamani è così scarso che finisci per asciugarti le mani nei
pantaloni, perché non vuoi sprecare un altro kleenex per questo! Esci
passando accanto a tutte le altre donne che ancora aspettano con le
gambe incrociate e in quei momenti non riesci a sorridere
spontaneamente, cosciente del fatto che hai passato un'eternità là
dentro. Sei fortunata se non esci con un pezzo di carta igienica
attaccato alla scarpa o peggio ancora con la cerniera abbassata! A me è
capitato una volta, e non sono l'unica a quanto ne so! Esci e vedi il
tuo ragazzo che è già uscito dal bagno da un pezzo e gli è rimasto
perfino il tempo di leggere Guerra e Pace mentre ti aspettava. 'Perché
ci hai messo tanto?' ti chiede irritato.
'C'era molta coda' ti limiti a rispondere.
E questo è il motivo per cui noi donne andiamo in
bagno in gruppo, per solidarietà, perché una ti tiene la borsa e il
cappotto, l'altra ti tiene la porta e l'altra ti passa il kleenex da
sotto la porta; così è molto più semplice e veloce perché tu devi
concentrarti solo nel mantenere 'la posizione'. E la dignità.
*Questo è dedicato alle donne di tutto il mondo che hanno usato un
bagno pubblico e a voi uomini, perché capiate come mai ci stiamo tanto.
OK OK...QUESTO CI STA !!!
MA LA DOMANDA NON ERA PERCHE CI STANNO TANTO....
MA PERCHE CI VANNO DIECI VOLTE IN DUE ORE..??????
Vabbe' nn volevo proprio dirti tutto....xo' andavamo dieci volte in 2 ore...x' dovevamo cambiare il pannolone ad alessia!!!
ragazzi mi dispiace x il tavolo rotondo...il bello che quella stronza (+ stronza di daniele) mi aveva detto: x forza vi metto nel tavolo rotondo,siete in 8!!!!!
sta stronzonan del cazzo di rodrigo!!!!!
non mporta Marta...
va bene anche il tavolo rettangolare .....!
Prima di tutto non dovevo cambiare nessun pannolone............!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!E poi non è colpa mia se bevendo tanto faccio tanta plin-plin.................
Posta un commento